LA STORIA DEL REGNO

CAPITOLO I – LE ORIGINI
 
Circa 8000 anni fa, vi era una regione chiamata Madre Terra.
 
In questo piccolo angolo di mondo vivevano i Nativi, gente pacifica e rispettosa della natura. Essi dimoravano all’interno di grotte situate nelle varie catene montuose circostanti, maggiormente concentrate nella parte est della regione.
 
La Grotta dell’Aria, la Grotta della Luna, la Grotta dell’Acqua e il Foro dei Giganti collocate ad est, la Grotta del Fuoco e quella del Sole ad ovest, la Grotta dell’Eterno a sud.
CAPITOLO II – L’INTERSEZIONE
 
Costretti a compiere lunghi tragitti ogni giorno per rimediare del cibo, nel 5000 A. Regno, i Nativi iniziarono a costruire i primi insediamenti lungo i fiumi.
 
Da ovest verso est, scorreva il fiume Lian e vista la sua posizione strategica, nelle sue sponde sorse un gran villaggio. Ur scorreva da sud verso est ma a differenza del primo citato, nulla sorse sulle sue sponde.
 
Il punto di incontro tra i 2 fiumi venne chiamato dai nativi “intersezione” e fu scelto come luogo cardine dove sviluppare il maggior numero di centri abitati. Situato nella zona est della Madre Terra, la convergenza dei due fiumi generava il cosiddetto Uran, e nacquero proprio qui i primi insediamenti dei nativi.
CAPITOLO III – LA MADRE TERRA
 
A distanza di 3000 anni, nel 2000 A. Regno, l’intera regione contava un numero pari a 5 milioni di Nativi.
Oltre al territorio che forniva cibo ed acqua in abbondanza, la Madre Terra vantava la protezione delle 3 terre ostili che la circondavano create 1000 anni prima dai dominatori.
 
Queste terre furono create per interrompere i soprusi che i popoli esterni praticavano sui nativi.
 
A nord ovest le terre selvagge
 
A nord est le terre oscure
 
A sud le terre aride
 
Oltre a queste vi erano poi le Catene Montuose che la circondavano: i Monti Scudo a nord, i Colli Meridionali a sud-ovest, la Catena Montuosa d’Oriente e i Due Giganti ad est.
 
Le terre circostanti e le catene montuose permisero una crescita senza ostacoli della popolazione priva di guerre e salva dalle invasioni esterne.
 
Ma la vera ricchezza del territorio era l’oro nero e il pregiatissimo diamante bianco, venerato come l’elisir di lunga vita, che grazie alle sue proprietà benefiche e curative permetteva una vita assai più lunga.
CAPITOLO IV – TAUR
 
Con l’arrivo del generale Taur e dei suoi soldati, la regione fu trasformata in Regno. Essi provenivano dalla lontana città di Durand, capitale dell’omonimo stato situato ad ovest della Madre Terra, oltre le Terre Selvagge.
 
Fu per questo motivo che i nativi chiamarono Taur, Il SELVAGGIO, oltre a conquistatore e fondatore.
 
Lui e le sue guardie avevano ricevuto l’ordine dal Sovrano di Durand di trovare nuovi territori da conquistare. Varcarono con molta difficoltà le Terre Selvagge, per questo motivo una volta scoperta la Madre Terra decisero di non tornare più indietro e dimorare per sempre in quel Paradiso terrestre.
 
Dopo essersi proclamato Re introdusse l’anno 0 per indicare l’inizio di una nuova Era, l’inizio del suo dominio su tutta la regione. Insegnò agli uomini la lavorazione dei metalli e della pietra e la fabbricazione delle armi mentre alle donne fu insegnata la lavorazione della stoffa e la preparazione dei veleni.
 
Costruì Palazzo del Falco, reggia reale di grande bellezza, sulle cime di Montefalcone nella catena montuosa dei Monti Scudo e fece dei suoi soldati i Guardiani del Regno.
Essi portavano il vessillo Reale, un Falco incoronato circondato da 5 sfere.
 
Il loro compito era quello di controllare dalle fortezze poste sulle cime montuose ogni versante, così da informare il re di eventuali attacchi dei popoli stranieri di loro conoscenza quali i Duran, i Calli, i Firmi e i Sempronii.

CAPITOLO V – L’ERA FIORENTE
 
Nel 50 D. Regno con l’aumentare a dismisura della popolazione, Taur decise di dividere il Regno in 6 territori: l’Alto e Bassopiano dell’est, la Foresta di Uran, l’Altura, le Terre di Ur, la Valle dell’ovest e le Colline di Lian.
 
Trasformò i piccoli sentieri sterrati in enormi strade lastricate che percorrevano l’intero regno da nord a sud e da ovest verso est.
 
Fece dei piccoli villaggi delle torri di vedetta e dei grandi villaggi maestose città fortificate.
 
A capo di ogni città mise un Lord.
 
MERGENS: definita la “città che s’immerge nel Sole”, proteggeva la Valle dell’ovest e le Colline di Lian da Castel Dorato.
Come vessillo aveva un Lupo giallo su scudo azzurro ed il Lord era Bardus Pitinum.
 
LAME: definita “città dei due fiumi”, era la seconda reggia del Re oltre ad essere la città più popolata. Essa proteggeva l’Altura e le Terre di Ur dalla Reggia delle Rive.
Come vessillo aveva due Carpe una opposta all’altra di colore blu su scudo color granata ed il Lord era Herius Mocca.
 
PERTUSA: definita “la città delle rocce”, proteggeva l’Alto e Bassopiano dell’est e la Foresta di Uran da Forte dell’Aquila.
Come vessillo aveva un’Aquila rossa su scudo color nero ed il Lord era Flaminius Nepos.
 

CAPITOLO VI – LUDUS REGALIS
 
I Lord proteggevano i propri territori in pace fra loro mentre Re Taur si divertiva nei bordelli di città. Ebbe molte donne ma nessuna moglie, per questo motivo alla sua morte avvenuta nel 130 D. Regno non vi fu un legittimo successore al trono.
 
I Pertusiani vista la situazione ne approfittarono per proclamare il proprio Lord, Re delle Terre di Montefalcone, definendosi essi stessi discendenti dei Nativi aventi quindi diritto alla corona.
 
Occuparono Palazzo del Falco e scrissero sul proprio vessillo
“Non c’è storia all’infuori di noi”.
 
A questo punto i Lamati si ribellarono e aggiunsero nel proprio vessillo la dicitura “Sottomissione o Distruzione”, poi diedero vita alla battaglia nota come “Ludus Regalis”.
 
I Mergenti, riportarono nel proprio vessillo la scritta “Onore e Gloria”
e sicuri della loro forza e del loro diritto alla libertà attaccarono entrambi i popoli.
 
Da lì nulla fu più come prima…